(Eh, sì... sono proprio in stand-by.... e allora, stand by me, se ti va, ti racconto questa vecchia, vecchia storia...)
Notte.
Alla barra-joystick di “Tequila Bum Bum”, durante una regata per alcolisti solitari, forse la “Route de l’Absint” dell’anno che verrà, al largo dell’isola di Koh-ring, al terzo doppio whisky, innestai l’autopilota, mi voltai verso il buio e lo incontrai.
Era un tipetto dallo sguardo acuto, un po’ canzonatorio. Poteva avere cinquanta o sessanta anni, il pizzo, i baffi e uno strano cappello.
“Sei vivo o sei uno zombie, amico? - mi apostrofò subito” Come fai a buttar giù tutta quella porcheria?”
“Alice mi ha lasciato per Bufalo Bill, egregio signore” risposi, riprendendomi un po’ “e mi sto consolando. Lei piuttosto da dove salta fuori? Qui siamo in mezzo a un qualche oceano, e io dovrei essere un navigatore solitario.”
“Solitario? Dici sul serio?...” fece uno strano sorriso e poi cambiò discorso “Bellissima la tua trasmittente multibanda SSB, complimenti!”
“Beh, ancora se la cava... Ma lei come fa a...?”
“E che mi dici” riprese lui “del telefonino satellitare, del GPS a sintesi vocale, dell’EPIRB, del WEATHERFAX, del computer... Per non parlare poi di INTERNET...”
“Belli eh?”
“Per Giona con tutta la Balena! Certamente!” fece una pausa e aggiunse “Beh, permetti che mi presenti. Sono un fantasma.”
“Ah. Ecco mi pareva. Mi scusi se non mi alzo in piedi che sennò cado anche in mare, magari, che così poi ci faremmo compagnia meglio. Tuttavia voglio porgerLe tutti i miei rispetti e la mia ammirazione.” risposi biascicando le parole.
Fece una espressione disgustata e borbottò tra sé e sé, scuotendo la testa “Che abbrutimento gli ubriachi! C’è di buono che qualche volta, a noi altri, ci possono vedere...”
Seguì qualche momento di silenzio in cui lui mise insieme i suoi pensieri, mentre io non riuscivo assolutamente ad averne alcuno.
Poi riprese a parlare, istrionico e perentorio al tempo stesso:
“Anche se in queste condizioni sembri più un vegetale che un animale (che è il massimo a cui tu possa aspirare), spenderò le mie parole per tenerti sveglio, avanti che tu possa perdere la rotta, e...
“Ma io ho il pilota automatico!” farfugliai ubriaco.
Alzò gli occhi al cielo e contemplò Rigel, mi parve, o Betelgeuse, o forse era Aldebaran. Quindi prese la bottiglia di whisky, ne guardò il rimanente contenuto, e, senza indugio, me la ruppe sulla testa.
“Taci stolto, e ascolta!”
Io ora lo guardavo con riverente attenzione, massaggiandomi il cranio. Avevo appena avuto una rivelazione!!!
Fece una breve pausa, e poi riprese:
“Io sono il pilota della Pinta!”
“Uhm...” feci
“Oseresti dubitarne, solitario improbabile?”
“E’ che... Sì, insomma non sembrate un tipo di fine quattrocento... quasi cinquecento. E poi, inutile nasconderVelo, io Vi ho già visto. In quella fotografia... Insomma... a farla breve... Io Vi conosco!”
Mi guardò di traverso, tra lo stupito e l’incredulo.
“E così, tu...” sussurrò “Tu sapresti chi io sia?”
“In fede mia, ebbene sì, signore.”
“Allora,” e il suo tono diventò solenne “mi devi promettere...”
“...sì, certo.”
“Ecco, nessuno dovrà mai saperlo...”
“Sì, ma poi che male c’è...”
“Zitto!” mi interruppe grave “Non dire nulla.”
Fece una pausa, guardandosi attorno, ispirato. Poi all'improvviso: “Ora devo lasciarti.”
Si alzò di scatto nel pozzetto.
“Volevo dirLe...” aggiunsi un po’ incerto “La bottiglia in testa, sì la craniata... Non mi ha fatto poi così male.”
“E te ne lamenti, stolto? Beh! Certamente! Era metafisica!” rispose “Bando agli indugi, che devo andare. Ora mi tufferò, poiché non so nuotare.”
“Sì, lo so.” risposi.
Si voltò un po’ sorpreso a guardarmi: “Sai anche questo!?!” mi puntò contro il dito, sorridendo “Ora riprendi il comando della tua barca, comandante!” e si tuffò.
Che sbronza, ragazzi!
Il giorno dopo, verso mezzogiorno, splendeva, bellissimo, il sole.
Calmo e seduto in pozzetto, osservavo “Tequila Bum Bum”, il mio sloop semiautomatico di sessanta piedi, affondare lentamente. Il problema è che avevo appena centrato un container semisommerso alla deriva.
Ci stava scritto sopra “Toxic Waste”. E un bel teschio e tibie sorridente disegnato sopra.
Indossai lentamente la cerata oceanica e presi tutto quanto poteva essere utile per la sopravvivenza appunto in oceano e cioè: il telecomando stagno per l’espulsione automatica della zattera di sopravvivenza, tre scatole di Campari Soda e un apribottiglie.
Azionai il pulsante.
La zattera fuoriuscì dallo specchio di poppa come un razzo. Infatti esplose a mezz’aria, lanciando coriandoli di tessuto gommato dappertutto.
La voce femminile sintetizzata recitava dall’involucro rigido che stava affondando:
“Complimenti per aver scelto il nostro prodotto. All’interno della zattera sarà trasmesso un video di istruzioni di sopravvivenza in mare. Seguiranno video-clip musicali intercalati dalle ultime notizie riguardanti il Vs. salvataggio. Troverete pasti caldi e bevande non alcoliche. Potrete telefonare liberamente ai Vs. cari grazie al telefono satellitare in dotazione. Il dissalatore ed il dispositivo EPIRB di individuazione automatico sono già in funzione. Buona permanenza sulla Vs. zattera “Super Safety” di nostra produzione.”
Guardai inebetito i brandelli della “Super Safety” galleggiare, mentre la voce sintetizzata continuava a recitare: “Per eventuali anomalie nel gonfiaggio, o per qualsiasi reclamo, telefonate pure al nostro numero verde ..., sarete contattati al più presto. Felice naufragio a tutti.”
Fu così che mi ritrovai con un apribottiglie in mano, in piedi sul container dei rifiuti tossici, con le scatole del Campari Soda sotto braccio, mentre osservavo l’albero a cinque ordine di crocette a geometria variabile di “Tequila Bum Bum” andare sotto, in una bella giornata con vento moderato al largo dell’isola di Koh-ring.
Ebbi un colpo di genio, e misi mano al telefonino satellitare waterproof che avevo nella tasca dei bermuda . Chiamai la sede centrale organizzativa della “Route de l’Absint”, la regata per alcolisti solitari a cui partecipavo annualmente.
Mentre sentivo suonare l’apparecchio all’altro capo del mondo, stavo realizzando che anche il container era rimasto danneggiato dalla collisione. Si inclinava leggermente ora, e l’acqua mi stava arrivando alle caviglie.
“Route de l’Absint”, buongiorno!”
“Signorina, pronto signorina. Qui “Tequila Bum Bum”, ho appena fatto naufragio...”
“Che peccato signore! Ma non deve chiamare questo numero. E’ sufficiente che Lei lanci l’autogonfiabile in dotazione e vi salga. La richiesta di soccorso sarà automatica.”
“Signorina, l’autogonfiabile in dotazione è esploso.” affermai.
“Esploso? Insolito! Un attimo che chiedo... rimanga in linea, prego.” seguirono cinque minuti di Bolero di Ravel “Signore? Mi dicono che deve interfacciare il suo GPS con il suo telefonino per individuare la sua posizione.”
“Il mio GPS è andato sotto, signorina, assieme alla barca. Io sono in piedi su un container semisommerso pieno di rifiuti tossici che lo seguirà a breve. Però conosco la mia posizione. Ora gliela trasmetto: Latitudine 4° 15’ Sud, Longitudine 109° 07’ Est. Ha trascritto?”
“Non capisco, signore. Parla in codice?”
“Quale codice, signorina?? Sono le mie coordinate!”
“Attenda che le passo un tecnico, prego... Comunque poteva anche comprarsi un telefonino con il GPS integrato, specie di niubbo! ”
"...!?!"
Quattro Stagioni di Vivaldi. La Primavera. Poi voce sintetizzata:
“Ding! Le parla il Suo (obsoleto) telefono satellitare. Grazie per la preferenza accordatami. La informo che la batteria in dotazione è in via di esaurimento e che dovrà essere allacciata all’alimentatore entro cinque minuti, oppure sostituita con una carica. Grazie.”
“Porca vacca!”
Nona di Beethoven. Coro dall’ Ode “Alla gioia”.
“Porca vacca!”
“Pronto...”
“Finalmente! Sta per esaurirsi la batteria del telefonino! Le mie coordinate sono...”
“Scusi signore. La centralinista della regata mi ha riferito che lei ha bisogno di un tecnico. Io sono il tecnico.”
“E’ il Cielo che vi manda! …”
“Lei deve interlacciare il suo GPS al suo telefonino sat...”
“Ancòra?!?... Il GPS è sott’acqua!”
“Non c’è problema, signore, è stagno.”
“Ding! Le parla il Suo (sorpassato) telefono satellitare. La batteria in dotazione è in via di esaurimento. Dovrà essere allacciata all’alimentatore entro due minuti. Grazie.”
Cercai di spiegarmi meglio:
“Razza di tecnico epidermico comunque troppo pagato, mi ascolti bene. Io sto su un container che affonda e ho l’acqua alle ginocchia. La mia barca è andata. L’autogonfiabile è esploso, e neanche io mi sento molto bene. Ora prenda nota: le mie coordinate sono...”
“Cerchi di stare calmo, e non offenda per favore. Io sto facendo il mio lavoro. Un attimo che prendo la tavoletta grafica degli appunti. Non ce l’ho mandata io laggiù, e nemmeno gliel'ha prescritto il medico!... E poi comunque poteva anche comprarsi un telefonino con il GPS integrato, specie di troll! ”
Pausa. Niente musica. In effetti…
“Pronto, dica pure”
Sparai:
“Latitudine 4° 15’ Sud, Longitudine 109° 07’ Est!!"
...
"Mi ha sentito?”
...
- ? -
“Mi ha sentito?”
“Mi hai sentito??? Diavolo!! Mi hai sentito?!?!”
Poi vidi che la luce del telefonino era spenta. Quel cosino non mi aveva nemmeno avvertito prima di spegnersi.
Mi accorsi che mi mancava la sua vocina sintetica.
Stappai un Campari Soda, mentre le scatole di cartone, bagnate, appoggiate sul container si aprivano e le bottigliette rotolavano rosso-fiammanti sulla superficie metallica, sempre più inclinata.
Il teschio e tibie della dicitura “Toxic Waste” sorrideva contento.
Il container affondava, e intanto liberava una sostanza oleosa galleggiante giallastra dall’odore di mentuccia e cianoacrilato.
Finii il Campari mentre il container mi scaricava nei rifiuti tossici, inabissandosi.
Cosparso di fanghiglia oleosa radioattiva al cianoacrilato-mentuccia, mi tenevo a galla considerando che ultimamente le cose non mi erano andate affatto bene. Improvvisamente presi una craniata da dietro. Mi girai di scatto e vidi che l’oggetto che mi aveva colpito era una barchetta a remi. Anzi una mezza barchetta a remi, con sopra uno strano tizio, che mi pareva di aver conosciuto già. La sera prima.
“Ci rivediamo, Comandante!” esordì lui, faceto.
“E’ il Cielo che Vi manda! Fatemi salire presto, che mi sto sciogliendo in mezzo a questa porcheria!”
“Impossibile. Mi dispiace, ci rovesceremmo. Questa non è una barca. E’ una mezza barca monoposto. Non voglio finire lì dentro.”
“Ah, già. E’ inutile che ti chieda come sei arrivato qui, è logico.”
“Logico.”
“E così sei venuto a tenermi compagnia, mentre sto per tirare le cuoia.” dissi, annaspando nella chiazza giallastra.
“Sono venuto a dirti che sei un pollo, ad affidarti ciecamente alla vostra tecnologia del pif. Beh, ti saluto, improbabile comandante solitario del terzo millennio... Ci vediamo… Ah, son contento che ti sei deciso a darmi del tu. Il “Lei”e il “Voi” mi facevano sentire vecchio!
“Mamma!!! Babbo!!! Cosa ci fate voi qui!?...”-
“Sveglia dormiglione, alzati!...”
“...Il sole è alto e la brezza è tesa...”
“...è tempo di salpare.”
Note:
- le parole e le frasi in corsivo sono strizzatine d'occhio ai seguenti autori e/o fonti:
Lucio Dalla, Joseph Conrad, Ivano Fossati (J'adore Venise - Panama e Dintorni - 1981), Francesco De Gregori, Joshua Slocum (Sailing Alone Around the World - 1900), Roberto Benigni e Massimo Troisi (Non ci resta che piangere-1984), Chi ha incastrato Roger Rabbit - 1988, Monkey Island 2: LeChuck's Revenge di Lucas Art - 1991.
Tutta roba d'annata... ;)
- lo strano fantasma che mi ha tenuto compagnia in questa storia è il Capitano Joshua Slocum, primo uomo al mondo ad aver circumnavigato il globo in solitario, dal 24 aprile 1895 al 27 giugno 1898, dopo una traversata di circa 46.000 miglia. Anche lui, come scrisse in "Sailing Alone Around the World", ebbe il suo bravo fantasma a bordo: il pilota della Pinta. Inoltre, non disponendo di grande liquidità, adattò un relitto di doris, ricavandone una mezza barchetta a remi che utilizzò come barchino di servizio. Il Capitano Joshua Slocum inoltre non sapeva nuotare.
- il disegno all'inizio del post è liberamente ispirato ad una foto d'epoca dello "Spray", la barca con la quale Slocum circumnavigò il globo in solitario.
- l'isola di Koh-ring è un'isola che non c'è, invenzione letteraria di Joseph Conrad.
- i fantasmi si incontrano spesso in mare, proprio ieri notte sono andato a far pipì a poppa (non è un gioco di parole), scendo i tre gradini della plancetta di poppa, appunto, e mentre l'anima mia finalmente vaga libera per l'oceano, alzo lo sguardo e a venti metri da me tra le mangrovie, anzi, dopo le mangrovie, praticamente nell'acqua a mezzo busto scorgo una figura vestita di bianco che sta di fronte a me e alla mia barca immobile e silenziosa (tipo excalibur, ma senza la spada e con la persona). Aguzzo lo sguardo incredulo mentre finisco la bisogna. Guardo bene, e lui semplicemente esiste, è lì, come se niente fosse, immobile. E' un uomo immerso nell'acqua a mezzo busto.
Mi gratto la testa e poi scorgo, al chiarore pallido della luna, la sua canna da pesca.
Ma come fanno i pescatori???... (Lucio Dalla)
Sempre invidiati per la loro pazienza, io.
Se avete avuto la pazienza di leggere fin qui ve ne sarà reso merito.
35 commenti:
Ciao Milo dei Mari, grottesco ma accattivante il tuo racconto..e poi, da buona scugnizza napoletana io credo ai fantasmi del mare, un pò meno alla tecnologia, come sai, mi ci devo ancora abituare, anche se l'altro ieri un mio amico mi raccontava che il suocero dato per disperso a Concepciòn è riuscito a "farsi vivo" con una mail:-)
Cosa dire? Sono anche la prima, speriamo che gli ultimi saranno onesti:-) Scherzo!! Il tuo modo di narrare è veramente piacevole, un pò macabro, se vogliamo, ma incisivo e coinvolgente quanto basta per arrivare fino alla fine e leggere i titoli di coda:-) Sul serio, è bello. Vedevo il fantasma parlante un pò sornione, la barca affondare e poi tutti quei termini per me arabo puro, la cosa esilarante è stata la colonna sonora, immagino quando si è inca..ti neri e si aspetta a telefono ed hai fretta e devi sorbirti il bolero di Ravel, usato spesso alle asl, tanto che ho cominciato ad odiarlo!!
Ti auguro un buon sonno e poi un buon risveglio, qui sono le 7,19, da te le 2 del mattino, ho imparato ne? Baci per due:-)
Mi aspettavo il seguito dell'altro racconto, ma ho trovato un degno sostituto.
Bellissimo! Hai un modo di narrare accattivante, fluido...scorrevole. Sembra di stare immersi in acqua in completo relax, mentre la brezza ogni tanto ti 'schiaffeggia'.
Molte metafore in questo tuo scritto...tutte molto vere.
Un caro saluto:)
@ riri:
Carissima Riri,
sei un mito! (assieme a Nicole) perché mi hai letto anche se il post non era stato riconosciuto dal sistema e quindi non apparso sui blog-roll!!!
Ho dovuto ricorrere al trucco del post "fantasma" per apparire in quelle simpatiche liste... ;)
Ancora a proposito di fantasmi, forse ti sei persa l'ultimo della serie, di cui si legge nell'ultima nota di questo post! Storia vera da brivido! BRRR... Se invece l'hai letto, me ne scuso in partenza!
Oggi mi sono svegliato con in testa l'ultimo successo di Sanremo: "Il tuo bacio è come un rock/
che ti morde col suo swing.
E' assai facile al knock-out /
che ti fulmina sul ring.
Fa l'effetto di uno choc /
e perciò canto così:
"Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh /
il tuo bacio è come un rock!"
O forse non era proprio dell'ultimo Sanremo...
BACI & BACIOTTI!!!
^____-
Ero arrivata come una furia a vedere se mi avevi dato un ruolo da amica di Monika!ihihih scherzo!
Non scherzo sul fatto che sono arrivata di corsa aspettandomi il seguito della storia...ma mi è andata bene dai!
Bella anche questa caro Milo.
Grazie.
Milo, come sempre mi regali momenti di vero e profondo appassionante interesse e godimento letterario! E' bellissimo anche perche' in questo racconto vedo molte cose, piu' di quelle che le parole dicono e che vanno molto oltre la storia. C'e' tanto e lo rileggero' ancora!
@ Nicole:
Carissima Nicole,
anche tu mi sei venuta a leggere senza che il post venisse pubblicato sui blog-roll! :D Sono commosso!!
Sono felice che ti sia piaciuto questo mio vecchio - vecchio (ma molto vecchio) racconto! Pensa che nella versione originale al posto di INTERNET c'era una poco probabile "TV INTERATTIVA" semplicemente perché' il web ancora non esisteva (o meglio era riservato a militari e forse-forse alle università...)
Stanotte ho fatto sogni che potranno contribuire al seguito di Lena & Co. Sono uscito in pozzetto e ho preso diligentemente nota su un taccuino. Poi sono tornato di sotto a dormire. Il tutto senza disturbare...
A proposito di incursioni notturne nell'ultima nota in fondo a questo post si "narra" di una di queste... ;)
Un bacio con lo swing e un abbraccio che ne vale tre! ;)
@ Guernica:
Carissima Guernica,
qui mi sa che dovrò proprio affibbiarti un ruolo...
MUMBLE... MUMBLE..
Stanotte ho sognato una specie di seguito di Deprivazione, e in effetti C'ERA un nuovo personaggio femminile... anzi due! (Ma il secondo era un fantasma, che a dire il vero centra davvero poco con la storia...)
Vabbé, qui mi sa che nessuno mi ha ancora letto le note in fondo, e dire che c'era pure un premio in palio... Si vede che a giudicare dalla lentezza con la quale li assegno, non interessano più!!! :D :D :D
BACIOTTòN!!!
^_____^
@ Vittoria A.:
Carissima Vittoria,
che bello quello che mi scrivi!!!!!
:) :) :)
Ho inserito nel racconto tante "strizzatine d'occhio" in corsivo ad alcuni dei miei autori preferiti, a chi mi legge e persino a me stesso.
Che, a volte, arrivo a conoscermi meglio proprio quando scrivo con la fantasia...
Questa è una storia a cui sono particolarmente affezionato!
Grazie ancora e un super-bacio!!!
^____^
Bella storia.... Mi piacerebbe diventare un fantasma delle cucine in un futuro molto remoto 100 150 anni, ma non vorrei mai incontrarne uno ciao.. Mi appassionato molto.
@ il cuoco:
Facciamo duecento, caro Cuoco!!! :D :D :D
Mica male come idea!! Dispensare ricette e... "spaghetti" (!) ai giovani futuri apprendisti cuochi!
muahuahuahuah!!!!!
(questa risata non ho mai capito come si scriva, l'esperta in ciò sarebbe DARK-LUNA, temporaneamente in eclissi, sic!)
Grazie dell'apprezzamento e del sostegno!!! ;)
^______^
Anch'io ho scoperto il tuo!
Lo so che sei un vero lupo di mare e non puoi che amarlo. Però, in quanto elemento misterioso e pericoloso, che non si può domare e sottomettere, fa paura. E questo spiega molti miti.
Anch'io ho scoperto il tuo!
Lo so che sei un vero lupo di mare e non puoi che amarlo. Però, in quanto elemento misterioso e pericoloso, che non si può domare e sottomettere, fa paura. E questo spiega molti miti.
Che bello il tuo racconto Milo, adesso andrò a leggermi anche gli altri..che paura avrei avuto io nel trovarmi di fronte un fantasmamezzobusto anche se pescatore..
@ Alfa:
Caro Alfa,
certo, sono d'accordo! Stavo solo scherzando! :D
Per esempio Lovecraft, che ho letto e mi ha divertito molto, pone nel mare l'origine di tutta una serie di demoni e di mostruosità abnormi...
Il mare comunque, che lo si ami o no, è indubbiamente pericoloso, indifferente agli uomini (ovviamente!... che gliene cala a lui?) e va giustamente temuto.
Però... è irresistibile! ;)
@ Federica:
Carissima Federica,
benvenuta nel mio blog!
Complimenti per la foto nel tuo profilo: la bellezza e la purezza personificate!
Grazie per il commento sulla mia storia, e... Sei la prima ad aver dato notizia di aver letto la nota finale!!! :D :D :D
Per aggiornamenti sul "fantasma-pescatore":
stamattina all'alba l'ho rivisto dall'osteriggio (la finestra). In effetti veste di chiaro (è di pelle scura) e ha un fazzoletto bianco annodato sul capo. Certo che ne ha di costanza! Ha anche piantato una forcella di legno (per la canna da pesca) nella sabbia che con la marea appare e scompare periodicamente!
Non c'è che dire ... un "fantasma" ben organizzato!!!
Ciao e alla prossima!!
^____^
Ti piace abbandonarti ai tuoi scritti come un treno in corsa:-)
Ho provato ad immedesimarmi nel personaggio non "fantasma" :-) e credimi non è stato semplice...
Non immaginavo che "i tuoi baci fulminassero", ora che ne sono a conoscenza ti terrò lontano le mie donne:))))
ah..dimenticavo la cosa più importante... un abbraccio
Milò,
non voglio mentirti esagerando, ma credimi,ho riso quasi a lacrime !!!
Iniziando dalla route de l'absinth agli alcolisti solitari e poi quella batutta,che non ho mai sentito ma che trovo straordinaria ,deve appartenere alla gente di mare suppongo :"per giona con tutta la balena !" ..ah ahah !!!
E quel fascinoso p..pilota (ah ah)della Pinta che sembra più giovane !
E le musiche meravigliose che hai citato !
La ciliegina poi ,per me è stato quel campari 'avant le grand saut';)) e poi il colmo : tutto sognato dalla mente di un bimbino ! Geniale e esilarante !
Quelle tête,quel esprit !
un bacione
Davvero suggestivo, questo racconto! Mi è piaciuto moltissimo! Peccato sia stato solo un sogno: il fantasma era simpaticissimo e l'alcolista Comandante in solitario un uomo con saldi nervi ed un'ironia fuori dal comune!! Bravissimo Milo^^^
caspita che bel racconto! Ti seguo da poco, ma qualsiasi cosa tu scrivi mi appassiona. Io invece che fare il fantasma vorrei poter fare un giro sulla tua barca...
@ Nicolanondoc:
Grande Nicola!!! :D
Di la verità che ti ho fatto venire un po' di nostalgia con quella canzone... ;)
Ricambio l'abbraccio!
^___^
@ Alessandra Ingrid:
Carissima Alessandra,
sono lusingato! Arrossisco!;)
"Per Giona con tutta la balena" non mi ricordo di averlo mai sentito dire nemmeno io, ma ci sarà stata senz'altro anche per me la mia "prima volta"! Non credo proprio di averlo inventato io!... ;)
Il sedicente Pilota della Pinta è, "nientepopòdimenoché"... il Capitano Joshua Slocum, primo uomo al mondo ad aver circumnavigato il globo in solitario, dal 24 aprile 1895 al 27 giugno 1898!!! Un fantasma di alto lignaggio... del tutto immeritato per uno come me!
Fu lui invece, in seguito ad una intossicazione alimentare ad essere assistito e "salvato" dal pilota della Pinta! (Proprio lei, una delle tre caravelle di Cristoforo Colombo!!!) Quel "suo" fantasma riuscì a mantenere la "nave" di Slocum (di soli 12 metri!! lo Spray) in rotta, durante una tempesta a vele spiegate (!) mentre il povero Joshua delirava sottocoperta! La vera nave di Slocum, l'Aquidneck, un brigantino a palo di 326 tonnellate, era naufragato anni prima sulle coste del Brasile.
Nelle note in fondo al post è spiegato meglio, e vi si parla poi anche di un moderno fantasma che proprio qui a St.David...
;)
Mr. Campari, per lunghi anni, è stato uno dei miei migliori amici, insieme a Cpt. Bombay Sapphire e al guardiamarina Cinzano Rosso! Loro tre erano i moschettieri, ed io D'Artagnan! (un perfetto Negroni cocktail!)
Mia cara Alessandra, la mente di un bambino secondo me non può sognare di assenzio e snervanti attese telefoniche... non può averle vissute ancora (beato lui)... Io la vedo così: il Comandante Improbabile ha fatto, come dici tu, "le grand saut", ha ritrovato i Suoi, deceduti da tempo, ed è ripartito per nuove avventure in un'altra dimensione!
Ma il finale è aperto, ad ognuno è libero di interpretarlo come preferisce!
;)
Grazie e tanti BACI !
^_____^
@ Daniela:
Carissima Daniela,
sono felice che ti sia piaciuta anche questa storia. E' un racconto vecchissimo, ma ci sono molto affezionato! ;)
Come ho scritto ad Alessandra, l'interpretazione del finale è completamente libera!
La mia personale è che potrebbe anche essere che il sogno (anzi l'incubo) sia la vita di tutti i giorni (quella alcolica e stressante del nostro Comandante Improbabile alle prese con il Terzo Millennio) e la sua morte (affogato nella chiazza giallastra di un mondo inquinato, assurdo e in sfacelo) sia per lui finalmente il vero risveglio dal sonno (e dai brutti sogni quotidiani, telefonate cretine incluse) ;)
E, risvegliatosi, comincia finalmente, l'inizio di una nuova Vita vera, ricca di avventure e di Bellezza dove vi si ritrovano tutti i propri Cari perduti, e dove non si correrà mai più il rischio di perderli nuovamente... ;)
E' il Paradiso? No!!! E' semplicemente una Vita Vera, finalmente!!! Almeno nelle fiabe.
:D :D :D
Grazie dei complimenti!!!
Ti abbraccio forte!!!
^_____^
@ Angela:
Carissima Angela,
sono felice che le mie storie ti interessino e che ti divertano!! :)
Tu comincia pure a organizzare il viaggio!
Niente fantasmi, promesso!!! Al massimo qualche pirata...
;)
Un bacione e un forte abbraccio!!!
^______^
Se c'è il pirata vengo anch'io:-) no, tu no!!
Baci per due e buon sabato...
PS: dopo due Negroni di quel genere più che diventare astemio sarei diventato... morto.
Invece il mio amico, l'Avvocato Volpicini, li prenderebbe giusto come aperitivo.
E ora ho finalmente trovato il tempo di leggere (che settimana!)
Bellissima storia, piena di citazioni e situazioni misteriose. Di quelle che piacciono a me, insomma!
Ringrazio il mio amico Errante per avermi segnalato il tuo blog!
Di niente, Alfa.
Complimenti a Milo, piuttosto, per questo racconto.
PS
Problemi di blogroll? in effetti anche per il mio blog non compaiono i successivi aggiornamenti. Che strano.
@ riri:
Carissima Riri!!! :D
Ah! il fascino del pirata!!!... ;)
A proposito di pirati vi segnalo appunto "Pirati" di Roman Polanski.
Ultima novità dal botteghino??...
Ehm, praticamente: film del 1986 (yup!!!), incompreso e di scarso successo commerciale (ettipareva!), trovo sia il miglior film di pirati di tutti i tempi in circolazione!!!
Intelligente brillante, ironico e ricco di battute fulminanti, strizza l'occhio alle squallide miserie di un'umanità purtroppo cinica, avida e spietata, eppure così tanto... umana!
Geniale!
Walter Matthau è il Capitano Thomas Bartolomeo Red, vero daimonos della storia, mentre il protagonista "romantico" (tutto da ridere) sarebbe il giovane (all'epoca) e bello Cris Campion (Chi l'ha visto?) che interpreta l'idealista francese Jean-Baptiste, chiamato, solo da Cap. Red, "Ranocchio"!
Come vedi, da me, solo assolute "anteprima": dopo "Il tuo bacio è come un rock" dell'ultimo Sanremo, ecco questa nuova chicca fresca di botteghino!!! :D :D :D
Buon fine settimana a te e Nicola e bacionissimi!!!!!!!!
^____________^
@ Alfa:
Carissimo Alfa,
eheheh, scommetto che hai fatto di tutto per arrivare "almeno" a quota seicentosessantasei post! ;)
Il bello del tuo blog che è laico e razionale, però gioca da matti col mistero e il soprannaturale con gran gusto! E' un po' come se, sotto sotto, non vedessi l'ora di poter, finalmente, cambiare radicalmente il tuo punto di vista sulle cose di questo mondo (e dell'altro!)... ;)
Non mi perderò certo la "Pillola di Mistero" di questa sera (in formato testo: ho una connessione lentissima e ballerina, veramente poco adatta allo streaming!)
Ha ragione Volpicini: è giusto un aperitivino, che altro? ;) ;) ;)
Grazie dei complimenti sulla storia, e grazie a Errante!!!
Ciao, a prestissimo!!!
^______^
@ Errante:
Carissimo Errante,
grazie di aver segnalato il mio blog ad Alfa e grazie dei complimenti sul racconto!! :) :) :)
Problemi di blogroll si! è come vedi ho dovuto fare un altro "post-link" successivo a questo per poter apparire.
Questa sera (in Italia notte fonda) andrò sul tuo blog a leggere la continuazione della tua interessantissima storia. Grazie per avermi avvisato, e magari prendi in considerazione anche tu l'idea del post-link successivo a quello non "visto" dal sistema di blogger (Al prossimo post-vero si potrà cancellare il post-link)
A prestissimo quindi e grazie ancora!
^_______^
Ce la tiamo prendendo un po' troppo comoda, mi pare.
:))))))
Un saluto tra cielo e mare:)
Grazie per la consulenza, Milo, ora tutto sembra tornato a posto.
Ciao!
@ Nicole:
Carissima Nicole....
eh sì! Ho la testa nell'hard top (sempre meglio che nell'hard core...) ;)
Un beso!
@ Errante:
Carissimo Errante,
;) ;) ;)
Ciao!
^_____^
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