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Quando vidi attraverso il vetro sporco, dall’interno della stazione di servizio, l’ultima delle diciotto ruote finire di mordere l’asfalto e uno sbuffo di aria compressa e polvere dal camion spazzare le pompe del gasolio, mi parve di rivivere un malato dejà-vu.
Qualcosa di molto, ma molto familiare, come un ricordo tormentoso, sopraffece le mie narici.
Un secondo dopo avevo già realizzato che il rifugio sicuro di quegli ultimi cinque anni trascorsi alla gas station era sfumato come i colori in un acquerello di ninfee.
La guerra stava per ricominciare, e stavolta sarebbe stata spietata.
L’aroma inconfondibile dei miei fatidici calzini quattro-stagioni si sprigionava, come una nemesi, da sotto il pianale di quel camion in sosta sul piazzale.
Su questo non c’era alcun dubbio: la puzza, dopo cinque anni di stagionatura, si percepiva ormai chiaramente a diverse miglia di distanza.
La sorte aveva deciso di farli tornare al mittente, i miei calzini. E con essi, sarebbero arrivati a breve, come una ricevuta di ritorno, anche Sym, Sala e Bim, i tre killers prezzolati sguinzagliati inesorabilmente sulle mie tracce per tutti gli States. Certa gente non dimentica. E soprattutto non perdona.
Io nemmeno.
Indossai ancora una volta il mio ineffabile, ma ormai alquanto logoro, travestimento da albino, pur presentendo che questa volta non sarebbe bastato a salvarmi i cosiddetti.
Mi decisi, e uscii nel piazzale, allo scoperto, sotto il sole rovente della Louisiana, o almeno credo.
La geografia non è il mio forte.
Mi avvicinai lentamente al camion, con passo circospetto. Il mio infallibile fiuto mi suggeriva di stare all’erta. Se fossi finito sottovento alla puzza sarei potuto stramazzare stecchito al suolo.
Guardai nella cabina. Il tipo non si vedeva. Era già uscito senza che me ne accorgessi, o si era rintanato all’interno?
Chi era il misterioso autista? Che intenzioni aveva? A che gioco stava giocando?
“Cucùsèttete!!!” gridò lui, piombandomi alle spalle.
Dopo essere caduti entrambi rovinosamente a terra e aver rotolato per una cinquantina di metri abbracciati l’un l’altro, ruzzolando da un capo all’altro della statale tra le auto strombazzanti che ci evitarono per miracolo, e dopo aver sbattuto contro un trampolino da acrobata gettato casualmente tra la spazzatura, addossato al muro, e quindi, dopo essere rimbalzati, rotolando in senso opposto attraverso la statale e finalmente ritornati sul piazzale della stazione di servizio, riuscii a balzare agilmente in piedi e riconobbi subito il mio misterioso assalitore.
Puff!
L’ineffabile travestimento da albino doveva aver perso un po’ del suo originario candore, perché Bud, detto Buddy, l’improbabile e dimenticato fratello di Stan, mi aveva riconosciuto al volo!
“Miles!!!” gridò infatti sorridente, saltellandomi intorno tutto contento.
Come potevo essermi dimenticato di lui! Eppure è grande e grosso come un armadio quattro stagioni, e anche di più! E’ certo un tipo che non passa inosservato!
Quanto Stan era stato esile, piccolo, nervoso e letale (era il terrore dei pesci gatto!), così Bud,il suo fratellino, era invece enorme, nerboruto e pacifico. Mi ricordava un po’ Nat il benzinaio ai tempi del suo fervore non-violento religioso, prima che mi avesse fatto saltare via un dente. Solo che Bud era molto, ma moooolto più grande e robusto.
“Miles, vecchio paraninfo!” mi apostrofò “Che ci fai in una stazione di servizio? Ed il nostro fruttifero podere vinario? Scommetto che ci lasci sgamellare mio fratello tutto solo, nevvero? Orsù, sei un po’ pallido vedo! Sarà colpa del benzene nella benzina! E come sta il mio adorabile fratello Stan? Eh?… Come sta?…”
Bud era un tipo così , parlava strano, e prima io non lo capivo.Però poi mi c’ero abituato. Anche per questo l’avevo alfin dimenticato.
Mentre mi tornava alla mente una vecchia canzone, avevo realizzato in un solo istante tre grandi verità:
La prima: era ora di smettere definitivamente il mio ineffabile travestimento da albino. Sembrare solamente un po’ pallido non era il target giusto, non sarebbe servito certamente ad evitare il trio Sym Sala Bim. Quindi me lo tolsi subito con un po’ di crema detergente ed un batuffolo di ovatta anallergica che tenevo nella tasca posteriore dei pantaloni. Bud, alla vista del mio solito incarnato, ne fu subito sollevato.
La seconda era l’impellente necessità di far sparire i miei calzini quattro-stagioni con la loro mefitica traccia odorosa al più presto!
La terza, e che avrei dovuto addossarmi l’ingrato compito di raccontare la prematura scomparsa di Stan a Buddy, con la dovuta delicatezza necessaria per non scioccare il suo disarmonico animo sensibile.
“Bud” gli chiesi a bruciapelo “Che ne diresti di cambiare completamente tipo di vita?”
“In che senso Miles?” mi domandò incuriosito.
“Lanciare alle ortiche il tuo vecchio lavoro, il camion nuovo, tutto l’elenco dei clienti affezionati che ti sei faticosamente procacciato nel corso degli ultimi trent’anni di duro lavoro, e abbracciare una nuova Fede: diventare il mio socio!”
Non so perché articolai quella frase, ma in quel momento mi sembrava la cosa più intelligente da dire.
“Wow!” si mise a urlare “Mi stai chiedendo di diventare socio tuo e di Stan, Miles?… Per santa Tiche! Non posso crederci! Che suprema felicità!!! Che allegria!!!… Ma subito!!!!”
Di andare a recuperare i calzini stagionati da sotto il pianale non se ne parlava proprio. Le maschere antigas erano finite dal tempo degli ultimi saldi di Natale.
Feci l’unica cosa da fare, l’unica, veramente intelligente, per eliminare nel giro di pochi istanti quella funesta traccia odorosa che avrebbe attratto inesorabilmente il trio Houdini in prossimità del mio retrotreno:
Dare fuoco al camion e a tutta la stazione di servizio.
Il vecchio otto cilindri della mia fida Chevy, ritornata nella vivida luce del giorno dall’ovattato oscuro rifugio del garage di Nat il benzinaio, pace all’anima sua, prese subito a fare le fusa sotto il cofano rosso fuoco allietato da sobri adesivi giallo, nero e arancio raffiguranti le fiamme dell’inferno e qualche diavolo armato di forcone.
La discrezione è importante, e la classe non è acqua.
Pigiai finalmente il piede sull’acceleratore. Al mio fianco il fido Bud, nuovo socio in affari e imperituro alleato, sorrideva beato; alle nostre spalle il camion di Buddy, la vecchia cara stazione di servizio di Nat e mezzo isolato di New Orleans oscuravano il sole torrido della Louisiana con il loro denso fumo nero.
Ad un certo punto udimmo un gran botto: i serbatoi di benzina erano esplosi. Il gasolio invece se ne bruciava in silenzio, tutto tranquillo.
Come non pensare alla celebre frase del film di Francis Ford Coppola, “Odore di napalm, odore di vittoria”!
La colonna di fumo si allontanava all’orizzonte, mentre le sirene della polizia e dei vigili del fuoco laceravano l’aria.
Si trattava ora di dire solo due paroline a Buddy…
Due paroline ben dette, sul conto della tragica fine del suo beneamato fratello Stan.
Decisi che la cosa andava presa molto, molto alla lontana. Ci vuole un gran tatto in certe cose.
“Ricordi…” cominciai a dire “…quanto Stan, quando era ancora vivo, adorava mangiare i pesci-gatto?”
Bud spalancò gli occhi, annuì, e continuò a sorridere e guardare fisso avanti a sé, e non rispose.
“Beh…” gli dissi “Ha saputo ricambiargli il favore.”
“ Wow! Forte!… In che senso Miles?”
Guardai Buddy con la coda dell’occhio, mentre imboccavo l’autostrada a più di centoventi miglia orarie.
Si era girato verso di me e sorrideva ancora.
Capii che sarebbe stata dura. Molto dura.
(Continua... ... chi indovina la canzone sopra accennata?)
(Risposta: .... l'ha indovinata GUERNICA, del bellissimo blog "L'ultima Dea")
Grazie di seguirmi! :)
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Nota: l'immagine in copertina è tratta da:
http://pigscantfly.files.wordpress.com/2008/07/apocalypse-now_01.jpg
31 commenti:
Mi sa proprio di sì...che sia dura per Miles riuscire a sputare il rospo sulla tragica morte di Stan con il fratellone Buddy...Insomma, c'è anche da dire che quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare!!
Sono straconvinta che alla fine, Miles non farà tanta fatica a far capire la triste notizia a Buddy, quello che sarà difficile, è calmare Buddy dopo aver appreso la notizia...E qui non vorrei essere in Miles...
A cosa ti riferisci quando dici "chi indovina la canzone sopra accennata"? alla frase "Odore di Napalm, odore di vittoria"? E' forse del film apocalypse now?
Uhm...non sono convinta del tentativo di risposta....
Aspetto il seguito Amico mio!!
Sempre più divertente!!
Quell'esplosione del camion mi ha fatto pensare a Thelma&Louise ..la canzone sono sicura di non conoscerla.
"paraninfo" ? Suona come un dolce insulto ...
Buona giornata ,caro Milo,a presto ^_^
@ Debora:
Carissima Debora,
eh sì, Buddy è proprio così, bisogna aver pazienza... ;) Vedremo come la prenderà...
Per quanto riguarda la canzone devo ammettere che bisogna arrampicarsi sugli specchi...
No,no... Niente Apocalypse Now per la canzone!
La frase rivelatrice dovrebbe essere:
"Bud era un tipo così , parlava strano, e prima io non lo capivo.Però poi mi c’ero abituato. Anche per questo l’avevo alfin dimenticato.
Mentre mi tornava alla mente una vecchia canzone... (continua->)"
Il fatto è, che mentre scrivevo, mi è venuta in mente questa canzone e così l'ho parafrasata un po' in quella frase...
Certo che bisogna conoscere molto bene un nostro famoso nazional-cantautore per arrivarci... e forse, anche essere un bel po' meno giovani di te... ;) Però scavando nel passato... (1975-76 o giù di lì...)
Complimenti per il tuo ultimo capitolo sui Kelemen! Ben fatto!
;) ;) ;)
Baciottoni!!!!
^_____^
@ alessandra ingrid:
Carissima Alessandra,
Thelma & Louise che nostalgia...
Mi hai fatto tornare alla mente quel bellissimo film!
L'esplosione delle stazioni di rifornimento è un classico dei film americani, come rinunciarci in Tales Coffee? Sarebbe rimasto monco.
Bud è strano, come avrai capito, e parla di conseguenza, un misto di cultura e analfabetismo rassicuranti (per uno come me)...
Paraninfo dovrebbe equivalere a ruffiano, mezzano, magnaccia. Non c'è che dire, un bel complimento! ;)
Per quanto riguarda la canzone io credo che tu la possa conoscere, solo che il riferimento (evidenziato nel mio commento a Debora) è forse troppo dissimulato.
Un bacione!!!!
^_____^
..istintivamente (avverbio che uso di rado ,perché perché mi rifiuto di assecondare l'istintività e non voglio affidarmi a lei ,come alibi supremo di qualsiasi mia azione )..ma questa volta 'istintivamente ' ho pensato a questa, anche se magari proprio non c'entra...scusa,non ci arrivo ...
ti regalo comunque questa canzone ,di un cantautore intramontabile !
http://www.youtube.com/watch?v=mJFCBGVMNKc
..ciao Milo, la vedo dura sul come "rapportarsi" a Buddy:-) mi è piaciuto molto l'incendio della stazione di gas (vuoi vedere che in me batte il cuore di un'incendiaria?
Urge continuare..un abbraccio.
o.p. mi scuso per ieri ( ti ho scritto su skype), ma nn c'eri più, ho avuto un piccolo abbioccamento..e non ho sentito. A presto
ho letto i quattro capitoli in un solo fiato...ma qui urge il continuo e al più presto. il tuo racconto è molto travolgente...quindi, avanti il seguito!
Un caro saluto
@ alessandra ingrid:
Carissima Alessandra,
hai fatto centro per l'autore, è lui: Francesco De Gregori! :D
E Bufalo Bill è una delle canzoni "icone" del mio mondo musicale!
Quella nascosta è una sua canzone meno conosciuta e c'entra con la storia solo per l'allitterazione: un gioco di parole sulla frase riportata. Decisamente Bufalo Bill è molto più in tema con la storia, con l'America immaginata!
Bellissima! Grazie del regalo! Oggi la connessione è migliorata ed il buffering è stato moderato!
:)
Un beso muy grande!
^_____^
@ riri:
Carissima Riri,
eh eh Buddy è speciale... vedremo, vedremo!
Non ti preoccupare per ieri! :D Ronf... ronf..
Un bacione e un abbraccio!
^_____^
@ Aria:
Grazie cara Aria! :D
Qui 'tira aria' di Tales Coffee... ;)
ma può darsi che alternerò le sue puntate con altri racconti che mi stanno venendo in mente...
C'è una storia che sta prendendo forma e che mi intriga alquanto, parla di due donne, una giovanissima ed una matura che... spero di saper scrivere...
Anticipaziò! Anticipaziò! Anticipaziò!...
Un abbraccio!
^_____^
De Gregori...
PABLO (1975)
Mio padre seppellito un anno fà,
nessuno più coltivare la vite.
Verde rame sulle sue poche unghie
e troppi figli da cullare.
E il treno io l'ho preso e ho fatto bene.
Spago sulla mia valigia non ce n'era,
solo un pò d'amore la teneva insieme,
solo un pò di rancore la teneva insieme.
Il collega spagnolo non sente, non vede,
ma parla del suo gallo da battaglia e della latteria.
Diventa terra.
PRIMA PARLAVA STRANO ed io non lo capivo,
però il pane con lui lo dividevo
e il padrone non sembrava poi cattivo.
Hanno pagato Pablo, Pablo è vivo !
Hanno pagato Pablo, Pablo è vivo!
Con le mani posso fare castelli,
costruire autostrade, parlare con Pablo,
lui conosce le donne e tradisce la moglie.
Con le donne e il vino e la Svizzera verde.
E se un giorno è caduto, è caduto per caso
pensando al suo gallo
o alla moglie ingrassata come da foto.
Prima parlava strano ma io non lo capivo,
però il fumo con lui lo dividevo
e il padrone non sembrava poi cattivo.
Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo
Hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo!
Subito mi è venuta questa in mente!:)
E' meravigliosa!!!
Io adoro De Gregori. Quando usciva non ero ancora nata, ma sono stata ad un suo concerto anni fa.
Ne è valsa la pena.
P.S.
Giuro che non avevo letto gli altri commenti! Li ho letti solo ora :)
Cosa ho vinto???
,,,per la miseria ,,lo trovo esilarante,,,lo devo rileggere tutto in una volta ,,ahahahah,,, a tra un pò,,,:-))
Ma grazie per i complimenti!!
Me li prendo tutti e mi ci crogiolo in attesa di pubblicare il seguito!!!
Ma del nuovo templates non mi dici nulla?????
Per la canzone, manco proprio c'ero arrivata....eho, che vuoi, l'ignoranza è proprio una brutta bestia!!!!
Comunque molto arguta questa cosa...la caccia al titolo nascosta nel testo del racconto....uhm...te la copierò...chissà, magari prorpio nel mio fantasy!!!
Ah, scusami, non ho ancora risposto alla tua email...te lo prometto che lo farò, ho un po' di cosette da dire!!!
Intanto grazie ancora dei consigli, dei suggerimenti e dei complimenti!!
Un abbraccionissimissimo!!!!
@ Guernica:
Carissima Guernica,
YOU WIN!!!!!!!!!!!!!!!!! :D :D :D
YOU WIN!!!!!!!!!!!!!!!!! :D :D
YOU WIN!!!!!!!!!!!!!!!!! :D
YOU WIN!!!!!!!!!!!!!!!!! :D :D
YOU WIN!!!!!!!!!!!!!!!!! :D :D :D
Bravissima, e conoscendoti già da un po', ci scommetto senza paura i cosiddetti che quando hai indovinato non avevi ancora letto gli altri commenti!!!
Quando Guernica dice una cosa, è quella!!! (faccina del pollice alzato)
Cosa hai vinto???
Sarai la PRIMA a ricevere il succoso file ".lit" de "Le Storie di Milo, il Primo Anno!" (se lo vorrai... ;)) prossimamente edito dalla casa editrice "Arràngete"...
Ci riuscirò a editarlo? Lo spero! (Se ritrovo il plugin adatto... Una volta c'ero riuscito! mumble... mumble...)
Altrimenti in qualche altro formato alternativo.
A proposito hai Microsoft Reader per gli e-books già installato sul pc? (O usi un mac? O linux?)
Complimenti per la soluzione che non era davvero facile.
Sono rimasto basito!!!! O_O
Lode a Guernica!!!
Sono davvero contento che Francesco De Gregori sia tra i tuoi preferiti, perché è un grandissimo poeta.
Concordo sul "Ne è valsa la pena."
P.S. sul "premio": a titolo sperimentale potrei provare a mandartene un'anteprima (cioé tutte le storie del blog fino ad oggi in un unico e-book)...
Se vuoi scrivimi una mail che nella risposta proverò ad allegartelo. Niente virus, ho il pc pulito, prometto!!!
Un bacione ed un abbraccio!
:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
@ annalisa silingardi:
Carissima Annalisa,
sono contento che Mr. Tales Coffee abbia conquistato anche la tua simpatia! :D :D :D :D
In effetti quando ne scrivo, mi rilasso un casino...
Spero di provocare lo stesso effetto in chi lo legge!
Ti abbraccio forte, un bacione!
^_____^
@ Debora:
Carissima Debora,
del template ho aspettato a dirti qualcosa per vedere se cambiava la mia visualizzazione...
Ma a tutt'oggi riscontro un problema: le lettere della scritta CURIOSITA' DAL MONDO le visualizzo molto grandi e sovrapposte le une alle altre. Penso sia un problema solo mio, perché ho letto che altri ti hanno fatto i complimenti senza segnalare nessun tipo di problema, quindi ho aspettato che si aggiustasse ma ad oggi sempre uguale.
Io ho riscontrato il problema con Firefox sia su Win 7 che su Ubuntu Linux in risoluzioni di schermo rispettivamente di 1366x768, 1024x600 e 1024x768.
Credo che dipenda da queste risoluzioni un po' particolari tipiche dei mini-portatili, tablets e netbooks.
Indovinare la canzone era molto difficile, Guernica è stata bravissima!!! :D
Per la mail non ti preoccupare, comunque si trattava soprattutto di sapermi dire se ti interessava l'e-book di Isabel Allende, visto che secondo me poteva essere d'aiuto nella stesura di un romanzo fantasy.
Se ti interessa te lo spedisco al volo. (Sempre in formato ".lit")
Sappimi dire.
Un baciottone e un abbraccio!!!!
^______^
Questo racconto e' ultra appassionante! Sembra di esserci dentro, non ti stacchi finche' non e' finito (il pezzo). Veramente, il tempo passa e ti sembra che sia trascurso un attimo! Che bravo, Milo!
@ Vittoria A.:
Carissima Vittoria,
ti confesso che non mi aspettavo questi complimenti per Mr. Tales Coffee (che tra parentesi non si vede quasi mai! Ti rivelo un segreto, non dirlo a nessuno: in realtà Tales Coffee, dietro la dura scorza, è un timidone!!!) ;) ;) ;)
Naaaaaaaa!
Insomma è una vera sorpresa per me e ne sono davvero contento!
Grazie di cuore!!!
Un bacione e alla prossima!!!
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Milooooooooo auahahahahah :D
Hai nominato una marea di roba a me sconosciuta ihihihih
"lit"
"e-books"
"Microsoft reader"
ihihihih
Se magnano???
auahahahahahahahah
Guarda...io sono abbastanza acculturata su tutto, ma pc e motori...dicesi (lo dicono tutti) che non fanno per me.
Del primo capisco solo come si accende, spegne e il minimo indispensabile pe' campà il Blog.
Dei secondi solo acceleratore, freno e cambio eheheheheh
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Diciamo che hai esaudito la parte eccentrica di me con questa super premiazione in coda al post!!!
E il premio...beh, certo che me lo devi recapitare...ora mi studio i suddetti elementi del minestrone!eheh
@ Guernica:
Carissima Guernica,
gli e-books sono semplicemente libri che si leggono sul portatile, sul telefonino o su un palmare.
Io ne ho 1.000 in italiano su un Tablet e circa 200 su un telefonino e un palmare (dove si leggono meglio), tutti scaricati gratuitamente de internet.
Immagina ne avessi arche solo 100 in cartaceo: affonderei!
Il formato ".lit" è quello degli ebooks secondo Microsoft, il cui lettore è appunto Microsoft Reader (così come i files ".doc" per Word).
Credo che il futuro del libro sarà questo, con gran risparmio di carta.
Inoltre per i non vedenti sono utilissimi, perché, volendo, invece di leggerli si possono anche ascoltare.
Fammi sapere !
Un bacione!
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Ciao M.d.M. ti auguro un bel giorno.
Ho seguito il dibattito con la Guerny, maròòò siete fortissimi, io non ne capisco nulla di pc. devo chiedere sempre al w.m., so appena usarlo per scrivere.
Intanto faccio anch'io i complimenti a G. per aver indovinato, per quanto riguarda gli e-books, sai è una cosa che non mi piace un granchè. Per me il libro è un momento di relax, di incontro con i personaggi, devo sentire il mormorio delle pagine che si girano ed a volte rileggerne una perchè mi ha colpito, no e-b. non me piace...lo so sono un pò demodè, lo dicono anche alcuni amici, amo la ricerca e sono strafelice che vada avanti (anche se qui in italia è un'utopia), ma mi sono ancora fermata al volo di un aereo, per me inconcepibile, vada pure avanti, ma non mi togliessero i libri fatti di carta profumata:-) Baciotti a te ed a Babs e buona giornata.
@ riri:
Carissima Riri,
i libri (di carta) hanno un fascino notevole, e non verranno certamente sostituiti da quelli elettronici. Almeno per tantissimo tempo.
Quindi nessuno te li toglierà mai, stai tranquilla e ti potrai sempre gustare il loro profumo.
Io uso principalmente ebooks (quando trovo i titoli) per via del peso che in barca è micidiale.
Giusto per informazione e non certo per farti cambiare idea ti elenco però qualche piccolo vantaggio di quelli elettronici:
- si legge al buio senza bisogno di luci ausiliarie
- in un dispositivo grande quanto un i-phone ci stanno migliaia di libri tutti insieme
- i libri si possono scaricare direttamente online (metti che fuori piove...) Per ora però la scelta è molto limitata, almeno in Italia. Non così negli Stati Uniti dove invece è enorme.
- leggi e sfogli con una mano sola, anziché due.
- pesa molto meno di un libro, ti affatica meno.
- aggiusti la grandezza dei caratteri secondo le tue preferenze (metti che uno ci vede poco...)
- trovi automaticamente il segno quando riapri il libro.
- trovi qualsiasi frase, nome o citazione in tutto il libro facendo una semplicissima ricerca.
- i non vedenti possono ascoltarli.
- puoi aggiungere note, evidenziazioni, scarabocchi senza rovinarlo.
- puoi aggiungere illimitati segnalibri.
- nella sezione "libreria" puoi ordinare tutti i tuoi libri per titolo, autore, ultimo libro letto, dimensione, ecc...
- puoi ascoltare mentre leggi musica di sottofondo a tua scelta dal lettore audio-video del dispositivo con il quale stai leggendo.
- per ricaricarlo basta un'ora e mezza e poi dura tutta la giornata (consuma pochissimo).
- contribuisci a non inquinare, perché la produzione di carta, anche se riciclata, ha un costo energetico non indifferente, mentre il dispositivo potresti averlo già da tempo utilizzandolo per altre cose (telefono, organizer, lettore mp3, ecc... perché non aggiungerci anche gli e-book senza spese aggiuntive?) Eppure tantissimi hanno un palmare e quasi nessuno (in Italia) lo usa anche per leggere...
Io i 1000 libri in italiano li ho scaricati gratis on-line in un unico file compresso.
Il dispositivo che uso io è un vecchio palmare Dell X51v di 5 anni fa con sistema operativo Windows Mobile 5 (ormai superato) è grande come un iphone e ha lo schermo da 4 pollici. Non è un telefonino. (Poi potrei leggerli anche sul mio telefonino un vecchio Palm Treo 750, ma ha lo schermo troppo piccolo e dovrei cambiare pagina troppo spesso, inoltre emette radiazioni nocive come tutti i telefonini. Preferisco usarlo solo come telefono).
Scusa la carrellata "old" high tech che ti ho sciorinato, ma magari qualche informazione potrà tornarti utile. :)
Un bacione e un abbraccio!!!!
Buona lettura sui tuoi amati libri di carta che rimangono senz'altro più fascinosi nel loro bel formato!!!
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Grazie Milo!!! Ne terrò conto in futuro, appena mi regalano un aggeggio del genere, anche il cell.regalo di un esperto, ha internet e f.b. ma io lo uso solo per telefonare, forse col tempo, chissà, al mare, dove portarsi i libri sulla spiaggia pesa, magari ne avrò uno ..Grazie caro amico, un caro saluto e buona giornata:-)
Là, Milo, ci aspetta il miglior caffè possibile:-)Vorrei avere la capacità di esprimere quello sento, bene così, come fai tu.
Un caro saluto a te ed alla bellissima bionda:-) Buona giornata:-)
@ Nicolanondoc:
Grazie Nicola!! Beviamoci questo caffé, che ne avrei davvero voglia!
Qui il caffé come si beve in Italia è uno sbiadito ricordo (da quando è finito quello che ci siamo portati in aereo), perché anche quelli che ti compri al supermercato macinati (non parliamo di quelli dei bar!!!), quando li fai con la moka vengono o inodori/insapori (IGA), o acidi e poco aromatici (Maxwell), oppure, il migliore, non so bene come descriverlo... mai fumato le Gauloises? Beh, tipo Gauloises... ed è il meno peggio qui (Cubita) che tra l'altro costa un botto!!!
Quindi bevo volentierissimamente 'na bella tazzurella di café, idealmente, assieme a te!!!!! :D
Grazie di seguirmi, e comunque ciò che scrivi tu nel vostro blog è interessante e vero!!!
Cari saluti e a presto da me e Babs, che ringrazia!!!
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So che sembrerò un'egoista taglia alberi...ma io preferisco la carta!Sono sommersa di libri.Mi piace averli intorno e il loro odore.
Certo che voglio Le storie di Milo!Avevi dubbi???:)))
Il file puoi mandarlo per posta quindi!Il mio indirizzo è nel blog!
@ Guernica:
Carissima Guernica,
mi hai colto on-line!!!
Consolati! Gli alberi per fare la carta sono in filari pre-programmati a ciclo riproduttivo continuato come le ova...
Ma cosa sto dicendo? Insomma quella roba lì, coltivazioni, quindi non deforesti... non sei così egoista...
Ok, il file ancora non esiste, ma lo farò a breve, e considerando il tuo grado di interesse per gli e-books e la percentuale di probabilità che tu possa installare mai Microsoft Reader sul tuo pc (ma sarà un pc?), credo proprio sia molto meglio che io te lo invii in un classico formato .pdf, dico bene? (stile Uanna Marchi!) :D
Mi attiverò subito (circa un mese).
Un baciottòn stratos!!!
SMACCKCETETEETTE!!!!
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si percepiva che sotto sotto ha un cuore tenero! :D
I timidoni danno molta soddisfazione e appassionano tantissimo!
@ Vittoria A.:
Carissima Vittoria,
ma chi?... Bud, Miles o Tales Coffee??? ;)
Io dico Bud! :)
:D :D :D
Un bacione e adesso ci provo a continuare ...
Un mega beso!
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