Avevano quindici anni e una tavola a vela.
Marinavano spesso la scuola, però il Maestrale spazzava bene la superficie, e la schiuma spruzzava tutto intorno, i pesci volanti saltavano improvvisamente tra le onde, e loro surfavano col vento come pazzi.
Dicembre passò, e del gruppo dei windsurfers erano rimasti in quattro recidivi. Andavano lo stesso in mare, ma l’acqua era sempre più gelata. Le mute erano vecchie e rinsecchite.
Ci fu spesso tempesta quell’inverno, e allora il pomeriggio stavano a guardare le onde dal molo, a prendersi gli spruzzi sul viso, e a sognare d'Altomare, perché ciascuno ha un paradiso; poi via nei vecchi vicoli, a mangiare la farinata, e a bere il vino, che li faceva sentire uomini, e alla fine, un po’ brilli, spendevano la serata fantasticando e progettando viaggi avventurosi e navigazioni improbabili, senza concludere nulla.
Tornavano a casa tardi, la sera, con la sensazione di avere il mondo in tasca, perché quella è l’età in cui tutto è ancora possibile, e il futuro è ancora aperto.
Un grazie a Rob & Lauren Dehaan di s/y "Arita" per le foto scattate a Fandango in navigazione.
Many thanks to Rob & Lauren Dehaan of s/y "Arita" for the photos taken to Fandango while the sailing.
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